Palermo la città più trafficata in Italia e la prima al mondo fra le città con meno di 800mila abitanti. E’ questo il risultato che emerge dal Tom Tom Traffic Index 2014, calcolando il livello di congestione del traffico in diverse città del mondo. Quest’anno però, rispetto alle edizioni precedenti, Tom Tom divide le grandi metropoli dalle altre città con meno di 800mila abitanti. Ma la sostanza non cambia granché, perché Palermo si sarebbe ritrovata sempre in cima alle classifiche.
Qui il confronto a livello mondiale fra città con meno di 800mila abitanti.
Complici da un lato la quasi totale assenza di un trasporto pubblico adeguato, l’uso sconsiderato della propria autovettura anche per brevi spostamenti, e la carenze (o inadeguatezza) di determinate infrastrutture (parcheggi, sottopassi stradali lungo la circonvallazione, ecc.).
Al momento sono in corso contemporaneamente i cantieri per tre grandi infrastrutture per la mobilità di massa: 3 linee tranviarie, Passante Ferroviario, Anello Ferroviario e tutte le loro rispettive opere (fermate, parcheggi, stazioni, strade).
Notevoli i disagi causati dai cantieri, ma al tempo stesso inevitabili dato che un cantiere comporta avere strade ristrette, polvere, deviazioni stradali, inquinamento acustico e atmosferico. E nel frattempo cosa fare? Facciamo il punto con alcune proposte che possono essere attuate immediatamente, in attesa di Giugno dove molti cantieri saranno già terminati.
Biglietto integrato Amat-Trenitalia: A che punto siamo? Ci sono stati già diversi incontri fra le due aziende ma ancora oggi nulla si sa sui tempi di ripristino del biglietto integrato fra i bus Amat e il servizio metropolitano gestito da Trenitalia. Una manna dal cielo se pensiamo ai vantaggi che porterebbe a chi, proveniente dall’estrema periferia, deve entrare in centro città. Notarbartolo, Orleans e la stazione Centrale rappresentano di fatto dei nodi di ingresso per il centro da parte di residenti, studenti e pendolari che potrebbero successivamente prendere il bus.
Ristrutturazione rete Amat: è un provvedimento importante che da un lato consentirà di eliminare le cosiddette linee doppioni, razionalizzando i percorsi anche in funzione delle 3 nuove linee tranviarie. Sembra esserci la volontà di attivare questo piano contestualmente all’attivazione della prima linea tram. Ma perché non anticipare i tempi?
Considerate che già solo il biglietto integrato e la nuova rete bus rappresentano una piccola rivoluzione per la mobilità urbana.
Acquisto nuovi bus: Sono in fase di costruzione 18 nuovi bus euro 6 e che dovrebbero essere consegnati fra Maggio e Giugno.
Ztl e Centro Storico: Anche qui, che tempi abbiamo? Ripristinare tutto il sistema di videosorveglianza, con telecamere in ogni varco di accesso al Centro Storico attie ha24. Ingresso gratuito solo per commercianti, residenti mentre gli altri dovranno pagare un ticket annuale a secondo il tipo di autovetture. Da escludere Euro3 in giù che non potranno assolutamente entrare. Ovviamente le piazze pedonali dovranno essere accompagnate da servizi quali arredi urbani, wi fi. Solo in questa maniera si eviterà l’invasione di auto soprattutto durante i weekend e il parcheggio selvaggio all’interno delle piazze storiche.
Parcheggi: E’ indubbio che c’è bisogno della costruzione di nuovi parcheggi nell’ambito di una nuova Ztl in Centro Storico, alleggerendo di conseguenza il carico veicolare. In primis i tanto sventolati parcheggi di piazza Sturzo e quello multipiano di piazza Giulio Cesare, entrambi esterni al centro. Ci sono state più notizie? Al netto di ciò, fra la progettazione e la realizzazione passano almeno 8 anni. Sfruttiamo intanto le aree parcheggio già esistenti quali: Basile, il Metropark della stazione centrale, Tribunale, Nina Siciliana. In funzione della nuova rete Amat, rendere più frequenti i collegamenti col centro, magari con alcuni tratti protetti da corsia preferenziale. Al Tribunale reintrodurre la tariffa agevolata per i weekend (1 euro tutta la notte, oppure 2 euro dalle 18 in poi). Apcoa aveva già risposto picche ma bisogna insistere.
Non sarebbe male l’istituzione di una navetta fra il parcheggio Tribunale e piazza XIII Vittime
Corsie preferenziali: Rendere i bus oltre frequenti anche più scorrevoli lungo determinate arterie stradali.
Bike Sharing: Anche questo è un provvedimento nuovo in fase di attuazione. Sono in corso i sopralluoghi nei punti in cui sorgeranno le prime bike station. Fra Maggio e Giugno cominceremo a vedere le prime ciclo stazioni.
per il bike sharing occorrono piste ciclabili a tappeto.
Io direi d’europa. .
Viale regione siciliana é un fulgido esempio..
ogni giorno 10 chilometri di coda..
Questa della chiusura degli svincoli la dice lunga su sindaco e assessore al traffico..
inesistenti!!!
contano come il due di spade se la briscola é a denari. . .
Una vergogna ingiustificabile..
a questo aggiungeteci la sporcizia (dalla spiagge fino in cima a montepellegrino), palazzacci e cemento ovunque e viene fuori il ritratto di questa città: la fogna d’italia. e la vera natura del 95% dei suoi cittadini: degli scarafaggi che amano sguazzare nelle sporcizia
La verità è che l’assessore Catania è un incompetente così come l’attuale giunta Orlando. Al parcheggio Basile finora si attestano pochi bus extraurbani, le linee dirette a trapani e Marsala continuano ad attraversare il centro città ( ignorando l’uso del posteggio Giotto), poi è davvero vergognoso il centro storico invaso da suv e macchinoni di ogni genere. Il comitato mobilita Palermo deve lanciare petizioni online sull’esempio di Sara poluzzi che in Emilia è riuscita a reintrodurre l’abbonamento treno + bici a 60€.
Lanciamo petizioni su:
Integrazione titoli di viaggio bus- Trenitalia
Nuova rete amat
ZTL dalla Stazione c.le a piazza V.Veneto
Area verde a piazza garraffello(al posto dei ruderi)
Io sono pronto a collaborare
prima del bike sharing occorrono le piste ciclabili, le infrastrutture più facili da realizzare!
Senza delle fermate della metropolitana che sbuchino a piazza borsa e piazza verdi, pedonalizzando il centro storico se ne rischia la morte. C’è bisogno di ALTERNATIVE all’automobile: siamo realisti, al momento non ce ne sono e non sarà qualche autobus in più a cambiare la situazione.
@guarino non sono d’accordo. A settembre mi trasferisco definitivamente a Birmingham, seconda città del UK, un milione di abitanti “veri”, non i settecentomila di Palermo, che con il resto della Black Country (per semplificare l’hinterland a nord ed ovest, con centri a distanza molto ravvicinata come Wolverhampton, West Bromwich e a sud Coventry) diventano ben più di due milioni.
Hanno il centro quasi totalmente pedonalizzato, ma seriamente, con i dissuasori removibili all’occorrenza e migliaia di persone che ogni giorno vi si muovono all’interno per fare shopping in quella che è la zona più commerciale della città. Non hanno underground come Londra, hanno solo una linea tram (che stanno ampliando) che va da una zona semicentrale (il Jewellery Quarter) fino a Wolverhampton, 18 km più a nord. Poi hanno una rete di linee di autobus con frequenze elevatissime, ogni linea un colore, ogni fermata dotata di paletta con display che ti informa sui tempi di attesa. L’attesa maggiore è stata ad Harborne, quartiere residenziale a 5 km dal centro cittadino, quando ho dovuto aspettare cinque minuti…
Il traffico, come a Londra, è relegato in periferia sulle arterie autostradali, le varie motorways, che ogni giorno si riempiono di gente che arriva dall’hinterland per lavorare in città o per scendere più a Sud verso Londra e gli altri centri.
A Palermo fra passante, anello e tre linee di tram siamo messi potenzialmente molto meglio, a maggior ragione che siamo trecentomila di meno. L’idea di chiudere in maniera seria e non a macchia di leopardo buona parte del centro è per me perfettamente possibile anche allo stato attuale. Oltretutto sugli assi principale, come la via Roma, gli autobus sarebbero liberi di muoversi offrendo un servizio veramente appetibile. Ma il problema è la chiusura mentale, l’ostracismo preconcetto a qualunque turbativa dell’ordine precostituito da parte di buona parte dei nostri concittadini. Non sarà certo la metropolitana a fare cambiare idea a putiari e residenti lagnusi per dna…
Sono perfettamente d’accordo con l’articolo, ci sono cose che dovrebbero e potrebbero esser fatte tutte con investimenti modesti e buona volontà, dalla riorganizzazione delle linee AMAT al biglietto integrato. In più, non mi stancherò mai di ripeterlo, serve una campagna di informazione/dissuasione ossessiva, bisogna fare capire al cittadino che qualcosa sta cambiando, ma che dipende principalmente da lui e dai suoi comportamenti far sì che cambi più di qualcosa.
ho letto da qualche pare che uno di quei sovrapassaggi sulla circonvallazione costa circa unmilioneduecentomila euro.
Farne due uno in via perpignano ed uno in piazzale giotto sarebbe una cosa da scenziati o da pianificatori di livello eccelso, con 2,4 milioni avremmo una circonvallazione senza semafori e con tempi di massimo 6 mesi. E invece no, si pensa alla pedemontana $$$$ sottopassaggi improbabili con tempi di esecuzione enormi. Sembra proprio che a palermo le cose facili non vadano proprio di moda, o è fatto apposta, perche così si può enormemente aumentare la spesa ed in mangia mangia. Ed alla fine potremmo aggiungerne altri 2-3 di soprapassaggi e risolveremmo molti altri problemi di attraversamento, probabile che avremmo buoni finanziamenti dalla comunità europea, e scenderemmo di una decina di posti in classifica
@Templare, ho vissuto a Bologna, Forlì, in Svezia e a Bruxelles oltre che a Palermo e ho visitato per studio e per piacere mezza Europa, ma non si tratta di fare paragoni quanto di conoscere il tessuto del quartiere:
1. hai presente il centro storico di Palermo? Ci sono le macerie dei bombardamenti! Non è di certo la zona principale dello shopping come a Birmingham.
2. Le auto, al contrario di Birmingham o Londra, transitano per forza dagli assi principali perché non ci sono alternative: non puoi aggirare il centro storico senza passare da via Roma o corso Vittorio Emanuele, né puoi permetterti di riversare il traffico in via papireto, corso a. Amedeo e la Cala.
3.Nessuna delle opere che hai citato, passante, anello e tram, tocca il centro storico: oltre ai bus, le famose navette a 0,52cent. fanno solo ridere.
4.Vero è che un po’ di preconcetto e di immobilismo esiste, ma bisogna essere oggettivi: ad oggi se si vuole raggiungere il centro storico (es. palazzo riso, palazzo sant’elia), bisogna fare dei salti mortali, figuriamici se ci si dovesse appoggiare al solo trasporto pubblico con gli autobus!
Vero è anche che chi si occupa di informazione al comune non ha idea di come si lavori… basti pensare alla campagna sul tram: “non ci scusiamo per il disagio” o “non ti chiediamo di avere pazienza”! Roba che fa solo imbestialire i contribuenti!
Certo, Palermo non è Birmingham e viceversa, lì non ci sono le macerie dei bombardamenti (la vecchia città bombardata non esiste praticamente più), ma ci sono i negozi come a Palermo e i negozianti di Birmingham non fanno i blocchi stradali per l’isola pedonale…
Per il resto è il solito discorso del circolo vizioso: ci fossero meno macchine in circolazione, gli autobus sarebbero più puntuali ed efficienti.
Quanto a passante, anello e tram, va visto tutto nell’ottica del trasporto integrato. Se abito al CEP e devo andare in via Roma, non prendo la macchina, ma il tram ed il treno, scendo a Centrale e mi faccio qualche centinaio di metri a piedi, non intasando con la mia macchina. Non oggi, certo, ma fra qualche mese sì. Estendi il concetto a centinaia o migliaia di persone ogni giorno e magari qualche minuto in meno in coda, quelli obbligati a usare la macchina, lo faranno.
Forse a settanta e passa anni può venirti pesante, ma una persona in età lavorativa o un ragazzo che studia invece di arrivare con l’auto dentro la portineria, potrebbero valutare l’alternativa del mezzo pubblico. Mio figlio dalla zona Fiera (la fermata è a circa un km da casa nostra) prendeva il treno per andare a ripetizioni estive dal prof che stava in via Montevergini, scendeva a Orleans e si faceva un altro km a piedi. Vedere gente che accompagna sciecchi luonghi di vent’anni fino davanti a scuola e li aspetta poi all’uscita in doppia e tripla fila per non fargli fare un paio di km a piedi o con i mezzi, mi fa ribollire il sangue.
Ecco, fermo restando che la metro leggera è e rimane l’asse portante del nostro PIT, già con quello che si sta costruendo e cambiando la nostra mentalità si possono ottenere risultati, sicuramente non risolutivi, ma comunque tangibili.
@fabdel: Ottima analisi 😀
Dai, forse un pelino troppo critica, ci saranno anche comportamenti fuori dal mondo, abitudini penose, incompetenza politica record ma qualcosa da prendere c’è 🙂
Tornando alla classifica mi sembra scontato che chi usa il tom tom è un turista, probabilmente un turista che al 90% percorre viale Regione non avendo alternative per attraversare la città.
Ora, che un po’ tutte le strade a Palermo siano un tappo è risaputo oltre che palese. Ma bene o male tappo per tappo fai quel chilometro a rilento ed alla fine passi, quindi è un problema secondario per così dire.
Il vero problema sta in viale Regione a causa dell’entità delle code.
Puntualmente ogni mattina di un giorno feriale la coda inizia in corrispondenza dello svincolo autostradale di Villabate con un’andatura media in autostrada di 70 km/h invece che 120 km/h.
Dopo lo svincolo Oreto un tappo sempre è comunque. Abbiamo dunque 9 km di traffico pesante tanto da fermarsi negli ultimi 4.
Andiamo avanti, per qualche chilometro si cammina discretamente poi da corso Calatafimi al semaforo Giotto nuovamente la paralisi e sono altri 4 km.
In sostanza 13 km di coda costante nella strada più importante della città perchè?
Per la mancanza di un ponte al Baby Luna e di due sovrappassi pedonali.
Una buona amministrazione avrebbe dovuto fare i salti mortali pretendendo i soldi dallo Stato per raccattare quei quattro soldi necessari a realizzare queste banalissime opere.
Tutto il resto passa in secondo piano, quando davanti ad un problema tragico come questo nessuno fa nulla ed afferma spudoratamente che “un sovrappasso a piazzale Giotto non è tra i piani dell’amministrazione”.
Scusate non per essere pedante, ma secondo quella tabella non siamo primi al mondo tra le città con meno di 800mila ab. C’è una città polacca che purtroppo per loro ci batte
Le macchine sono tante perché gli autobus non sono visti come valida alternativa al trasporto privato, questo anche quando gli autobus hanno la propria corsia e la quantità delle auto è ininfluente per il tragitto.
La maggior parte delle persone, anche ragazzi, che vogliono recarsi al centro storico, non intendono perdere 3/4 d’ora ad aspettare i mezzi, cambiare linea e farsi ancora 2 km a piedi per raggiungere i 4 canti se possono farlo con mezzi privati. Se si chiudono gli accessi ai privati nel centro storico, la gente semplicemente non si reca più in quel luogo! Ecco perché senza metropolitana una chiusura del centro storico è impensabile.
Aggiungo che sarebbe necessario estendere la linea 3 del tram non solo fino in via Basile, ma proseguendo per Corso Tukory e via Lincoln fino a toccare il foro italico! così si che il centro storico potrebbe riprendere vita!
“La maggior parte delle persone, anche ragazzi, che vogliono recarsi al centro storico, non intendono perdere 3/4 d’ora ad aspettare i mezzi, cambiare linea e farsi ancora 2 km a piedi per raggiungere i 4 canti se possono farlo con mezzi privati. Se si chiudono gli accessi ai privati nel centro storico, la gente semplicemente non si reca più in quel luogo! Ecco perché senza metropolitana una chiusura del centro storico è impensabile.”
Il problema è proprio questo e non saranno due fermate metro a piazza Borsa e a piazza Verdi a cancellare la mentalità degli orribili due passi a piedi in una città dal clima subtropicale…
E comunque non perderanno trequarti d’ora (e se prendi il treno ci metti tredici minuti da Notarbartolo a Centrale, non tutto questo tempo) con i mezzi, ma lo perdono nel traffico e per posteggiare. Certo, se poi posteggiano sul marciapiede magari qualche minuto lo guadagnano…
Sapete se il tram circolerá nelle ore notturne?
Finché la mentalità è quella per cui il mezzo pubblico mi deve passare sotto casa e mi deve portare direttamente a destinazione le cose non cambieranno mai. Questo significa che non c’è soltanto un problema di infrastrutture e servizi, ma anche di mentalità.
Comunque guardate che fare due passi a piedi non fa male, ci guadagnate in salute e in portafogli.
@amatrix87:
Ancora non lo possiamo sapere
Cosa dovremmo imparare di nuovo da TomTom che non abbiamo già imparato con i nostri occhi? Che importanza ha stare in quella posizione della classifica oppure in un’altra? Più di ogni altra cosa questo è solo un altro elenco scritto da persone che stupidamente credono di poter numerizzare la complessa realtà della vita: http://www.tomtom.com/it_it/trafficindex/#/list
Infatti, dove sono le superingorgate città Indiane?
…e intanto sul Washington Post i 16 commenti lamentano l’assenza di Washington D.C., Il Cairo, le città Nigeriane, Nairobi, le città Cinesi e Manila.
http://www.washingtonpost.com/news/morning-mix/wp/2015/03/31/the-worlds-most-congested-cities-by-the-numbers/
Ma che la classifica non valga nulla è risaputo. Si basa sui turisti in macchina che hanno un tom tom, ed esclude quindi tutte quelle realtà ad elevatissimo tasso di traffico dove per la tipologia di città il turista non ci va con il tom tom. Dunque tutte le megalopoli dall’America alla Cina dotate di sistemi di trasporto pubblico e conformazioni tali da non richiedere la macchina non figurano in classifica, quando basta che vi rechiate lì per verificare lo stato del traffico.
In confronto viale Regione è effettivamente una inezia. Le prime città che mi vengono in mente sono le metropoli indiane.
[…] Palermo la città più trafficata in Italia e la seconda al mondo fra le città con meno di 800mila abitanti. E’ questo il verdetto del Tom Tom Traffic Index 2015 che ogni anno stila una classifica calcolando il livello di congestione del traffico delle reti stradali di 295 città in tutto il mondo. Palermo ha un livello di congestione pari al 41% e sostanzialmente nulla è cambiato rispetto ai risultati della precedente edizione 2014. […]